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A Cheng.

Scrittore e pittore cinese. Iniziata la vita artistica come pittore, si dedicò alla narrativa solo in età già matura. Con il suo primo romanzo (Il re degli scacchi, 1984) riscosse grande successo sia in patria sia negli Stati Uniti. A C. fa parte del movimento intellettuale "Alla ricerca delle origini", che si ispira alla millenaria cultura cinese, superando le limitazioni insite nel concetto della Rivoluzione culturale come momento iniziale di tutta la letteratura cinese. Risalgono al 1985 Il re dei bambini e Il re degli alberi. Nel 1987 A C. si trasferì a Los Angeles e nel 1989, dopo la rivolta di piazza Tienanmen, le sue opere furono proibite in territorio cinese. Il testo Vite minime (1991), 18 biografie di uomini e donne cinesi, compilate con linguaggio scarno ed essenziale, è stata definita un capolavoro del realismo dell'assurdo. Tra le altre opere da lui pubblicate ricordiamo: Diario veneziano (1993), Strade celesti. Antologia personale della narrativa cinese contemporanea (1994), Chiacchiere. Vita quotidiana e narrativa in Cina (1996), Diario veneziano (1999) (n. Pechino 1949).